domenica 4 dicembre 2016

4 dicembre - Facciamo insieme la pasta all'uovo



Salve, amici. Scrivo questo nuovo post che purtroppo credo di riuscire a mettere online solo in tarda serata.

Per il nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, apriamo oggi la casellina del 4 dicembre. È domenica e, come ogni giorno festivo che si rispetti, il menù della tavola abruzzese deve essere particolarmente curato e deve comprendere, sopratutto nel primo piatto, cibo buonissimo. 

Per questo motivo, di buon mattino ho pensato che, per consacrare la festa domenicale, si rendeva necessario mettere le mani nelle uova e nella farina.
Quale miglior pietanza di un piatto di tagliatelle fatte in casa? Naturalmente il tema è anche molto natalizio, dal momento, che sulle nostre tavole, la pasta all'uovo accompagna gran parte delle giornate delle Feste, seppur in formati e condimenti diversi.

Ho scritto tante volte sulla maniera di realizzare la pasta all'uovo ma oggi vorrei seguirvi passo passo, proponendovi alcune foto con relativo commento.

Dunque, la prima decisione da prendere, al momento di apprestarvi a "produrre" è la quantità di uova da utilizzare. Generalmente se ne impiega uno per ogni commensale.

Dunque mettete le uova in una ciotola e aggiungete un pizzico di sale.
Prima di procedere, voglio puntualizzare che questo è il mio metodo personale che ho messo in pratica per evitare di sporcare il piano di lavoro il meno possibile. La tradizione, infatti, prevede che l'impasto avvenga direttamente sulla spianatoia.
Ripeto, io ho un po' modificato il metodo, a mia comodità personale.


Dopo aver sbattuto le uova con il sale, aggiungete la farina.
E qui alzo le mani. Io non la peso mai. Non ci riesco, mi dimentico sempre e faccio, come chi mi segue ormai sa già da parecchio tempo, "ad occhio", secondo l'uso tramandatomi da mia madre. La farina va aggiunta nella quantità necessaria ad ottenere un impasto che può essere facilmente lavorato con le mani, morbido dunque.
Per chi proprio non può fare a meno di misurare, posso azzardare un suggerimento: circa 100 grammi di farina per ogni uovo; a questi si aggiungono altri pochi grammi che utilizzaremo per spolverizzare la pasta qua e là.



Mi raccomando però, prendete con le pinze il suggerimento sulla quantità di farina. Fermatevi nell'aggiunta solo quando avrete ottenuto un impasto come quello della foto seguente.



Quindi è giunto il momento di passare all'attrezzatura per lavorare la pasta. La tradizione vorrebbe l'utilizzo di mattarello, per preparare la sfoglia, e dell'arnese per tagliare gli spaghetti, come ad esempio la nostra chitarra.
La tradizione. però. è la stessa che ci consiglia di usare la spianatoia in vece della ciotola.
La tradizione, dunque, la mettiamo da parte per oggi. Noi abbiamo fretta.

Prendiamo allora dal nostro cassetto la macchinetta per fare la sfoglia e per tagliare la pasta, conosciuta anche come NonnaPapera.
Questa per intenderci.

I

Io ho la fortuna di possedere anche un motorino, da applicare all'apposito attrezzo, al posto della manovella.
Con questo, il tempo di preparazione viene dimezzato.



Adesso prendete un pezzetto dell'impasto, della grandezza di un pugno e passatelo nella macchinetta per sfogliare, posizionando il livello di spessore sullo 0, ruotando la manipola posta sul fianco dell'arnese.


Ripetete lo stesso passaggio, per tutti gli altri pezzettini di pasta, avendo l'accortezza di spolverare con la farina la sfoglia ottenuta.


Appoggiate le varie sfoglie su di una spianatoia. Ripetete lo stesso procedimento, cambiando il numeretto nell'apposita manovella. Passate dunque al 2, al 3, al 4 e così via, fino a quando non vi riterrete soddisfatti dello spessore ottenuto.
Generalmente io arrivo quasi sempre al 5, non vado mai oltre. 
Otterrete così tante sfoglie, come dalla foto.

  
Adesso occorre montare sulla macchinetta il pezzo per ottenere gli spaghetti.


Inserite la sfoglia e ricavate gli spaghetti. Questi potranno essere comodamente appoggiati sull'apposito attrezzo di legno, su cui far seccare gli spaghetti. Lasciateli riposare fino a quando non sarà pronta l'acqua bollente in cui cuocerli.


Cuocete la pasta per pochi minuti, fino a quando l'ultimo degli spaghetti non sarà venuto "a galla".


  
Condite gli spaghetti come più vi piace.
Oggi ho preparato una salsa con il salmone.
 


Prima di concludere, vorrei ricordare che, per tagliare la pasta ci sono altri metodi come il coltello o l'antica "chitarra". Ne approfitto per richiamare qui il link al mio articolo sui maccheroni alla chitarra. Cliccate sulla foto.


http://questepagine.blogspot.it/2013/08/la-pasta-alla-chitarra.html


















Vi saluto. Per oggi non aggiungo link a ricette, visto che il post stesso è già di argomento culinario.


A domani,
C. D'Orazio

Ho scritto sul Natale d'Abruzzo:
 
https://www.amazon.it/Riprendiamoci-il-Natale-Concetta-DOrazio-ebook/dp/B00H2TE60W/ref=sr_1_1?ie=UTF8&qid=1480692877&sr=8-1&keywords=riprendiamoci+il+natale

 

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