mercoledì 4 giugno 2014

Roccaraso, Rivisondoli, Barrea, Opi, Pescasseroli

Si parte così, in genere senza meta o comunque con un percorso semi-abbozzato, da abbandonare, cambiare, precisare nel corso del tragitto.

L'idea originaria di ieri era quella di dirigersi a Roccaraso, in provincia di L'Aquila, appartenente alla Comunità Montana dell'Alto Sangro
Il proponimento iniziale mirava a far visita primaverile a questo rinomato centro turistico che, molto frequentato nella stagione invernale, per via delle sue attrezzate piste da sci in località Aremogna, accoglie numerosi turisti anche nella bella stagione.

Roccaraso, Rivisondoli e Rocca Pia sono i tre comuni che sorgono sull'Altopiano carsico delle Cinquemiglia.
Percorrendo la lunga strada dritta che lo attraversa, si scorgono ai lati grandi distese verdi, su cui si accomodano e pranzano greggi di pecore e di mucche.


Sono stata a Roccaraso varie volte, in inverno. La vita è in  continuo fermento, gruppi di zelanti  sciatori si fermano nei bar a consumare cioccolata calda. Oltre alle piste da sci, la cittadina di Roccaraso dispone anche di un Palazzo di ghiaccio, di grande richiamo per chi è appassionato di pattinaggio, e di altre attrattive turistiche.
A maggio, le strade sembrano più tranquille, forse anche a causa dell'orario del primo pomeriggio in cui abbiamo fatto la fermata. Il periodo infatti sembra invitare ad un turismo del tipo "tutto relax". 
Il fascino, la bellezza di questo posto e del panorama circostante sono  davvero eccezionali.

Prima della sosta in questa cittadina, ci siamo fermati a fare un giro nell'altrettanto conosciuto paesino di Rivisondoli, pure nota località di svago invernale ed estivo, famosa, tra le altre cose, per la messa in scena del Presepe Vivente, che si ripete ogni anno, in prossimità delle feste natalizie. Uomini e donne, scelti fra gli abitanti delle zone limitrofe, sono chiamati a vestire i panni dei personaggi della Natività. L'atmosfera fresca ed il paesaggio montano invernale fanno da contrappunto a questa rievocazione che ogni anno attrae tantissimi turisti.

Il tempo di un caffè per assaporare quell'aria frizzantina, a metà fra il piacevole e il brivido sulla schiena, non ben coperta da giacca pesante, per via della stagione primaverile inoltrata.
Abbiamo proseguito, apprezzando la genuinità del paesaggio montano, fino a Barrea, comune che si affaccia sull'omonimo lago, artificiale, creato dallo sbarramento del fiume Sangro.
La vista del lago, incastonato nella fantastica orografia del paesaggio circostante, è davvero da godere e da immortalare in foto.



Continuando la nostra passeggiata, abbiamo dato ascolto ai consigli di gente del posto che ci ha indicato il paese di Opi: da qui è possibile osservare i camosci ospiti della riserva La Camosciara.
Le stradine del piccolo centro abitato, di origine medievale, salgono ripide, il panorama è da gustare, l'occhio apprezza il tono di luce tendente al bianco che si riflette sulle pareti, candide appunto, delle case costruite in pietra. Lungo il tragitto, è posizionato anche un piccolo Museo del Camoscio.
Da una terrazza panoramica si ha la possibilità di osservare una parte della riserva. 



L'ultima tappa della nostra passeggiata è stata Pescasseroli, città natale di Benedetto Croce, già visitata molte altre volte, dove ha la sede centrale il Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise.
La cittadina è molto bella, ben tenuta. In primavera ed in estate, vasi fioriti di gerani colorati ravvivano i balconi delle abitazioni. Il paesaggio naturale circostante è davvero incantevole.
Il clima primaverile è piacevolmente fresco.

Abbazia dei Santi Pietro e Paolo di Pescasseroli (AQ)

Oltre a Pescasseroli, tra i comuni che ho nominato, anche Opi e Barrea appartengono al Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise.



Concetta D'Orazio




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