giovedì 9 ottobre 2014

Pandoro con crema al mascarpone


Ci fermiamo davanti casa della zia.
Non è proprio mia zia. Non è nemmeno la zia di mamma o di papà. Non so neppure perché la dobbiamo chiamare così.  Non importa. Basta che sul tavolo della sua sala ci sia tanta roba da mangiare.
Ieri è scesa un po’ di neve ma non ha creato molto impiccio. La strada è pulita. Prima di passare oltre l’inferriata, bisogna suonare il campanellino: gli zii che non sono zii hanno un cane che abbaia molto. Meglio stare attenti. 

(Da, Riprendiamoci il Natale, dicembre 2014)





Un brano che ci riporta indietro nel tempo, quando i sapori erano definiti e precisi. Il Natale nel periodo degli anni '70-80. 
A quei tempi, il pandoro, sulla tavola natalizia, sembrava ancora una alternativa singolare al classico panettone. Noi bambini iniziavamo a preferirlo ma ricordo che gli adulti ci esortavano sempre ad assaggiare anche una fetta di panettone, ché quello sì era il dolce che si doveva mangiare a Natale. 
Che strane raccomandazioni! Fotografie come queste impreziosiscono la mia fantasia dell'infanzia lontana, nei ricordi e nei profumi. Vedo due vassoi, sulla mensa della festa di famiglia per eccellenza, uno con pochi resti del burroso dolce, il pandoro appunto, e l'altro che sembrava rigurgitare, pacioso, grandi fettone di panettone, piene zeppe di uvetta e canditi. 
Come dimenticare queste immagini?


Che poi è questione di gradimento di sapori. Con l'avanzare dell'età, si inizia ad apprezzare anche quel gusto più deciso del panettone. 
E tutto questo è meraviglioso. 
A parte la fine della dieta.

Mentre la storia del panettone vede delle modifiche consistenti nella realizzazione di questo dolce che, nel tempo, ha avuto varie evoluzioni e/o cambiamenti (con o senza uvetta, con cioccolato, con canditi o senza), il pandoro, invece, nel corso degli anni è rimasto sempre uguale. 
Le uniche variazioni nel proporre questo dolce possono consistere nel modo in cui eventualmente farcirlo.

La farcitura con mascarpone è davvero semplicissima. È sufficiente aggiungere alla crema di uova che preparate di solito (esistono anche quelle pronte), un vasetto di 250 gr. di mascarpone. Sbattete bene il tutto ma fatelo delicatamente e state attenti a non esagerare, per evitare che la crema "smonti".
Dopo aver affettato il dolce, spalmate un abbondante strato di crema al mascarpone.
Ho guarnito la sommità del pandoro con noci. 
Prima di consumare il dolce è bene lasciarlo riposare almeno per una mezz'oretta in frigorifero.




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