sabato 24 dicembre 2016

24 dicembre - Auguri




Cari amici, eccoci. 

Auguro a tutti un Sereno Natale e vi ringrazio per aver seguito con me questo inusitato Calendario dell'Avvento d'Abruzzo.

A presto!

Concetta 


venerdì 23 dicembre 2016

23 dicembre - A passeggio sul lungomare. Ortona.

Eccoci finalmente arrivati quasi al traguardo di questa nostra curiosa, ma spero anche interessante, iniziativa del Calendario d'Avvento d'Abruzzo.




La casellina si apre sul 23 dicembre.
Il profumo di pesce, che gusteremo sulla tavola di domani, ha richiamato in me l'immagine del mare. Quell'Adriatico d'Abruzzo che non è solo estivo ma che, anzi, ben si sovrappone all'atmosfera dei giorni di dicembre più belli.




Il mare, in inverno, ascolta le voci, le chiacchiere di chi passeggia stringendosi il bavero attorno al viso.

Il rumore dell'acqua, che saluta e ritorna, rende veloce il ritmo dei piedi di turisti o cittadini che li affrettano sulla Passeggiata Orientale, per rendere più tollerabile, con il movimento, il freddo della stagione.

Ripercorro più e più volte quella passeggiata. Canto nella mente le note che l'odore salmastro mi rimanda.
È perfetto quel movimento di andata e ritorno, di salita e discesa, di silenzio e di rumore. Le onde e il loro infrangersi contro i nostri cuori infreddoliti.




Ecco, amici, concludo anche per stasera, proponendovi una magnifica visita, nel corso di questi giorni di vacanza, nella cittadina di Ortona, che si trova in provincia di Chieti.

Non mancherò nel mio consueto riferimento alla gastronomia delle Feste.
Domani è Vigilia e, come da tradizione, il pasto sarà a base di pesce. 
Eccellenze caratteristiche di questa giornata, sulle tavole d'Abruzzo, sono il baccalà e la pizza e foje.

Come sempre, a domani.

C. D'Orazio  

Ho scritto sul Natale d'Abruzzo

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giovedì 22 dicembre 2016

22 dicembre - Cartoline

La casellina del Calendario d'Avvento d'Abruzzo, corrispondente al 22 dicembre, si apre su due cartoline.



Oggi purtroppo non ho avuto tempo per scrivere; ho pensato con queste immagini di iniziare ad anticiparvi i miei più cari Auguri di Buon Natale




Vi saluto, ricordandovi che abbiamo ancora due finestrelle da aprire nel nostro Calendario, prima del 25.
A domani,

C. D'Orazio


Ho scritto sul Natale d'Abruzzo
 
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mercoledì 21 dicembre 2016

21 dicembre - Chitarra in concerto



Bentrovati amici, come sempre, a tarda ora, apriamo una nuova finestrella, quella del 21 dicembre, nel nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo.

Oggi ho recuperato alcune foto che avevo scattato tempo addietro e che avevo messo da parte per quando avrei avuto l'occasione di mostrarvele.
Le immagini illustrano la realizzazione della cosiddetta pasta alla chitarra, di cui ho scritto tante volte.

Questo è il link dove potete trovare la ricetta per la pasta.
In questo secondo link, invece, è illustrata la preparazione della pasta fatta in casa e quindi degli spaghetti, con la macchinetta automatica. 

Mettete pronta dunque la sfoglia, come dai suggerimenti che potete ricavare sopra. Vi ricordo velocemente che per ogni commensale è previsto l'utilizzo di 1 uovo e la quantità di farina che a grandi linee si avvicina ai 100 grammi. Aggiungete un pizzico di sale e tirate la sfoglia.

Una volta pronta, preparate la chitarra tagliapasta, conosciuta anche come lu carratur(e).




Posizionate la sfoglia sulle corde della chitarra. Passate più volte con il matterello sopra di essa, assicurandovi che venga tagliata.

















Lasciate cadere gli spaghetti nella parte sottostante dell'attrezzo, predisposta per raccoglierli.




Prendete ora le fettuccine e mettele ad asciugare sull'apposito attrezzo. Se non ne disponete, potete posizionare gli spaghetti anche adagiati su di un vassoio infarinato.




Non vi resta altro che mettere a bollire l'acqua. 
Naturalmente avrete già pronto il condimento per questa specialià. 
È vero che lo avete già pronto?




A domani,
C. D'Orazio 
 

Ho scritto sul Natale d'Abruzzo
 
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martedì 20 dicembre 2016

20 dicembre - La tradizione del pesce



Cari amici, siamo arrivati alla nuova finestrella del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo; mancano pochi giorni al 24, la spesa per la tavola della Vigilia è stata già pianificata.

Il 24 è giorno di magro, si dice così. In realtà quella cena di magro avrà solo il nome.
Saranno serviti principalmente pietanze di pesce, accompagnate da contorni vari e dolci.
L'anno scorso suggerii un menù per la Vigilia




In Abruzzo abbiamo una forte tradizione culinaria a base di pesce, tanto importante quanto quella a base di carne.
Nei ristoranti lungo la costa adriatica, ma anche in quelli dell'entroterra è possibile gustare prelibati primi piatti, ottimi antipasti, fritture e arrosti. Famoso è il cosidetto brodetto, una sorta di zuppa contente vari tipi di pesce, che sicuramente conosceremo meglio più avanti.

Sabato prossimo, sulle nostre tavole non potrà mancare il baccalà, considerato forse il cibo più caratteristico di quella giornata.


Importanza fondamentale in quella cena avranno gli spaghetti, meglio ancora se fedelini (formato sottile). La tradizione vuole che questi ultimi siano conditi da tonno.

Le sardine saranno utilizzate per accompagnare le pizze e foje, cavolfiori e cavolo cappuccio.

 

 











Come sempre, vi rinnovo l'appuntamento per domani.

C. D'Orazio

Ho scritto sul Natale d'Abruzzo
 
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lunedì 19 dicembre 2016

19 dicembre - Brodo con scrippelle 'mbusse



Cari amici. apro la casellina del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, proponendovi un piatto abruzzese molto conosciuto, tipico del teramano: le crespelle 'mbusse.
La ricetta propone le dosi per una singola persona che, dunque, sono da moltiplicare per il numero di commensali.

Ingredienti (per 1 persona)

1 uovo
1 pizzico di sale
1 cucchiaio di farina
acqua q.b.
pepe
parmigiano

brodo di carne

Preparazione

Preparate un buon brodo di carne.

In una ciotola mettette  l'uovo, la farina, il pizzico di sale. Sbattete il tutto, evitando la formazione di grumi. Aggiungete l'acqua.





Con l'aiuto di un mestolo, mettete il composto al centro di una padella antiaderente che avrete fatto riscaldare in precedenza.



Lasciate cuocere per qualche minuto e girate. Togliete quindi dal fuoco.
Cospargete l'interno della scrippella con abbondante parmigiano e arrotolatela su se stessa.






Disponete le scrippelle all'interno di un piatto e quindi versatevi sopra il brodo.
Spolverate di parmigiano e di pepe. Servite la pietanza ben calda.

















A domani,
C. D'Orazio


Ho scritto sul Natale d'Abruzzo

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domenica 18 dicembre 2016

18 dicembre - Antichi riguardi















Ecco, siamo giunti all'ultima domenica prima di Natale, alla casellina del nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo del18 dicembre.

In questo periodo, ogni famiglia sa con certezza come trascorrerà i giorni festivi, la Vigilia e il Santo Natale.
Gli inviti si fanno per tempo. Generalmente gli accordi su dove e con chi trascorrere le feste vengono stabiliti già dalle prime settimane di dicembre.
Tutto si prepara con anticipo. Si pensa al cibo, alle bevande e si stabilisce in quali modalità servire in tavola. Certo, oggi ogni cosa è più semplice, le maniere per così dire "cerimoniose" appartengono al passato. Ai nostri giorni tutto corre velocemente. Accessori di plastica sostituiscono in modo efficace le predisposizioni del passato, anche in termini di servizi di piatti, di bicchieri e di posate.



Un ricordo di bambina rimarrà per sempre nella mia memoria: prima di ogni pranzo o cena del periodo natalizio, mia nonna mi chiedeva di lucidare le posate, quelle che appartenevano al cosidetto servizio pesante, riservato alle grandi occasioni delle riunioni di famiglia.   
Ogni volta, cucchiai, coltelli e forchette dovevano essere ripassati con una tovaglietta all'uopo prediposta, per renderli splendenti prima di essere appoggiati sulla tavola, a fianco della salvietta. e per riporli per bene, come diceva nonna, ogni qualvolta venivano riposizionati nel cassetto. 
A volte trascorrevano anche diversi mesi prima del successivo riutilizzo e le posate avevano tutto il tempo di ingiallirsi un po'. A me, bambina, questo lavoro appariva inutile: ogni volta chiedevo perché non si potessero utilizzare le posate normali, quelle che si mettevano in tavola tutti i giorni, tenuto anche conto che sollevare cucchiai pesanti risultava anche scomodo.

«Perché è festa!» Era la risposta perentoria che tagliava via ogni mia eventuale ulteriore obiezione.

Ed era festa non solo per le posate, ma anche per i piatti, per i bicchieri e bicchierini. Tutto doveva essere perfetto. Tutto doveva rispondere a rendere onore alla tavolata.

 
 
Rivedo i disegni che affioravano sopra i bicchieri e i bicchierini. Oggi non se ne vedono più. Persino per il caffè occorreva utilizzare le tazzine impreziosite da orpelli e bordi dorati.

 

Ecco, amici, vi lascio anche oggi con il racconto di questi miei ricordi. Vi aspetto 
domani, per aprire un'altra casellina del nostro Calendario.
Prima di chiudere il brano, tuttavia, mi sembra doveroso riprorvi una ricetta della feste, visto che ultimamente ho dimenticato di farlo. In ogni caso, scorrendo lungo la fascia laterale della pagina del blog, potrete trovare tutte le indicazioni per preparare i piatti più importanti della tradizione gastronomica abruzzese.
   
Una pietanza che sicuramente non deve mancare la sera della Vigilia è la nostra Pizze e foje.

http://questepagine.blogspot.it/2015/12/11-dicembre-con-le-pizze-e-foje.html

A domani,
C. D'Orazio 
Ho scritto sul Natale d'Abruzzo

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sabato 17 dicembre 2016

17 dicembre - Uno scorcio nel tempo - Castelvecchio Calvisio

Carissimi, apriamo la finestrella del Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, alla data del 17 dicembre.

Anche oggi vi segnalo una località abruzzese, posizionata sotto a Campo Imperatore: Castelvecchio Calvisio (AQ).





Del tempo conserva l'eleganza. Degli anni che trascorrono custodisce la tranquillità che viene dall'età.


Di Castelvecchio ho incontrato le vie antiche, nel mentre mi recavo a Santo Stefano di Sessanio, e non ho saputo non apprezzarne il quieto vivere dell'atmosfera bucolica, quasi però di montagna, lasciata serena, al di fuori del movimento caotico del resto del mondo.

Ho passeggiato nelle sue strade, mentre la mente correva a ricordare immagini di altre esistenze che prima di me hanno animato quei luoghi. 






















Ho contato i miei passi su quel suolo antico, ho regolato il mio respiro sull'aria rarefatta e limpida.
I camminamenti lastricati sotto ai piedi, alle pareti la sovrapposizione di storie da raccontare. Forse un giorno.

A domani,
C. D'Orazio


Ho scritto sul Natale d'Abruzzo

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venerdì 16 dicembre 2016

16 dicembre - Gioielli d'Abruzzo, Santo Stefano di Sessanio

Mancano pochi giorni ormai al Natale e, consentendolo le temperature e le precipitazioni, si potrà approfittare delle vacanze per visitare i luoghi incantevoli d'Abruzzo.

In occasione della casellina del 16 dicembre del nostro Calendario dell'Avvento d'Abruzzo, voglio proporvi una visita al paese di Santo Stefano di Sessanio (AQ).


Incastri di atmosfere di un tempo rimasto inalterato nei secoli, rimando a stagioni dimenticate, si mantengono fedeli alle proprie origini.

A Santo Stefano si va per godere dello spirito di tranquillità che oggi abbiamo perduto, troppo impegnati a vivere la fretta del presente.






















Le immagini che parlano, ma non si sovrappongono ai pensieri, richiamano i nostri sensi, facendoci guardare quei colori che si sono sovrapposti al tempo, aggrovigliandosi perfettamente alla  scala di grigi.





















In questo periodo andate ben coperti: il paese, all'interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga, si erge a più di 1000 metri di altezza. 

L'agglomerato di epoca medievale custodisce i segni dello scorrere del tempo. Non potrà rimanervi indifferente quella signorilità di pietra e di silenzio, rotto soltanto dalle chiacchiere dei visitatori che girano fra le strade con sguardo assorto.

Cercate di assaporare il fresco dell'aria buona che s'intreccia con la saggezza della storia.




Vi lascio. Il mio appuntamento, lo sapete bene, è per domani.
Buonotte,
C. D'Orazio

Ho scritto sul Natale d'Abruzzo

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